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Leonardo da Vinci

Pittore, architetto, scienziato

Inizia la storia

Nascita e giovinezza

"Possedeva grande forza e destrezza, era un uomo di spirito regale e di una tremenda ampiezza di mente."

Vita di Leonardo da Vinci, Vasari

Figlio illegittimo di un notaio, Leonardo si trasferisce da Vinci a Firenze dove pur non frequentando studi regolari, acquisisce i fondamenti della sua cultura artistica e scientifica.

La nascita

Leonardo nasce ad Anchiano di Vinci, non lontano da Firenze. È figlio naturale del notaio, Ser Piero.

"Lionardo figliuolo di detto ser Piero non legiptimo nato di lui e della Chataria al presente donna d'Achattabriga di Piero del Vacca da Vinci, d'anni 5"

L'arrivo a Firenze


Si trasferisce a Firenze con la matrigna e il padre, che lo vuole avviare agli studi per fargli intraprendere la carriera del notaio.

A bottega dal Verrocchio

Entra nella bottega artistica di Andrea del Verrocchio: il giovane inizia così il suo apprendistato e familiarizza gradualmente con tutti i segreti della bottega, in cui conosce tra gli altri Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Pietro Perugino e Lorenzo di Credi.

A corte dai Medici

Il suo nome è registrato nell'elenco della confraternita dei pittori, la Compagnia di San Luca: è quindi già un maestro indipendente. Frequenta accademie, botteghe e la famiglia Medici, presso la quale conosce molti intellettuali, tra cui il filosofo Marsilio Ficino.

Le prime opere

5 Agosto. Esegue il disegno con il Paesaggio della valle dell’Arno.

Il Battesimo di Cristo

Verrocchio assegna a Leonardo l'incarico di completare la pala d'altare rappresentante il Battesimo di Cristo. A questo si affiancano altre collaborazioni col maestro che non impediscono a Leonardo di continuare a disegnare e prendere appunti con la sua inconfondibile scrittura a rovescio.

Le accuse di sodomia

Viene accusato di sodomia assieme ad altre persone ma l’accusa viene assolta.

La Madonna Benois

Viene incaricato di eseguire la pala d’altare per la cappella di San Bernardo nel Palazzo della Signoria. In questo stesso anno afferma di avere eseguito due dipinti della Vergine, uno dei quali è identificato con la Madonna Benois.

A lavoro per Lorenzo de' Medici

"stette [...] col Magnifico Lorenzo et, dandoli provisione per sé, il faceva lavorare nel giardino sulla piazza di San Marco a Firenze"

Secondo l’Anonimo Gaddiano, lavora per Lorenzo de’ Medici. Nel frattempo inizia i suoi studi sulla natura e sul volo degli uccelli.

L'Adorazione dei Magi

Gli viene commissionata da Lorenzo de Medici una grande pala d’altare per la chiesa di San Donato a Scopeto denominata Adorazione dei Magi.

Alla corte degli Sforza a Milano

Leonardo si trasferisce a Milano dove svolge numerosi compiti: pittore, scultore, architetto, ingegnere ma soprattutto creatore degli eventi di corte.

Il trasferimento a Milano

È l'anno del probabile trasferimento a Milano, forse su consiglio di Lorenzo de' Medici. Si presenta alla corte di Ludovico il Moro con una lettera in cui espone le sue abilità, soprattutto di ingegnere militare, ma anche di architetto, scultore, pittore e persino musicista. A corte si occupa anche dell'organizzazione delle feste.

L'ultima cena

Rimane impiegato da Ludovico il Moro per diciassette anni, creando alcune tra le sue opere più importanti come ad esempio L’ultima cena.

La Vergine delle Rocce

Stipula un contratto insieme ai fratelli Evangelista e Giovan Ambrogio de' Predis per realizzare la pala d'altare per la Confraternita dell'Immacolata Concezione nella chiesa di San Francesco Grande: il pannello centrale sarà la Vergine delle Rocce, mirabile fusione tra ricerca artistica e osservazione della natura.

La costruzione del tiburio del Duomo

1487-1490. In qualità di ingegnere ducale, riceve dei pagamenti per il suo parere per risolvere i problemi statici nella costruzione del tiburio del Duomo. La sua soluzione sarà scartata a favore del progetto di Giovanni Antonio Amadeo e Giovanni Dolcebuono.

Le macchine

In questi anni Leonardo sviluppa le sue ricerche per la costruzione di macchine di ogni tipo: militari, per uso civile, per il volo. Si tratta di progetti che spesso anticipano di centinaia d'anni invenzioni poi diventate fondamentali nell'evoluzione tecnologica.

Il monumento equestre per Francesco Sforza

Per Ludovico il Moro inizia anche gli studi per un grande monumento equestre in onore di Francesco Sforza, per il quale affronta numerosi problemi tecnici di fusione.

Il matrimonio tra Gian Galeazzo Sforza e Isabella d’Aragona

Realizza degli apparati provvisori per festeggiare le nozze tra Gian Galeazzo Sforza e Isabella d’Aragona. In questo stesso anno hanno inizio i preparativi per la colossale statua equestre in onore di Francesco Sforza.

L'incontro con Francesco di Giorgio Martini

Ha modo di soggiornare nelle città di Vigevano e Pavia dove incontra l'ingegnere senese Francesco di Giorgio Martini. Descrive le opere di irrigazione del Vigevanasco e progetta la Sforzesca, una cascina modello per il Duca.

Le macchine da guerra e civili



In questi anni Leonardo progetta e schizza molte macchine, da guerra o per uso civile. Sono molte le anticipazioni rispetto a future invenzioni: il carro armato, il paracadute, la bicicletta, l'elicottero, lo scafandro ecc. In molti casi, quello che sembra mancare, è un motore in grado di animarle.

Il giovane Salaì

Gian Giacomo Caprotti da Oreno detto Salaì, a dieci anni, entra al servizio di Leonardo.

Il matrimonio tra Ludovico il Moro e Beatrice d'Este

In occasione del matrimonio tra Ludovico il Moro e Beatrice d’Este, disegna i costumi per il corteo di sciti e di tartari.

Inizia il cenacolo

Lavori di bonifica a una tenuta dei duchi presso Vigevano. Inizia il Cenacolo.

A lavoro sull'ultima cena

1495-1498. Lavora a uno dei suoi più celebri lavori: l'Ultima Cena, nel refettorio del monastero domenicano di Santa Maria delle Grazie. Utilizza la tecnica della tempera grassa, incompatibile con l'umidità dell'ambiente, che nel corso del tempo provocherà problemi di conservazione.

La Sala delle Asse del Castello di Milano

Decora anche la Sala delle Asse del Castello di Milano con affresco rappresentante un pergolato di alberi uniti a nodi di nastri, coniugando l'esigenza di celebrazione dinastica con il desiderio di rappresentazione la natura nei suoi minimi dettagli.

La fuga da Milano

A causa della caduta della signoria sforzesca per mano dei francesi, abbandona Milano, lasciando incompiuta l'impresa della fusione del cavallo di bronzo: il suo modello in terracotta rimane nel cortile del Castello. Nel suo viaggio si trattiene a Mantova e a Venezia.

Un periodo incerto

Leonardo è costretto a lasciare Milano. Inizia un periodo di frequenti spostamenti e cambiamenti tra Venezia, Firenze, Roma e la corte di Cesare Borgia.

Il ritorno a Firenze

Ritorna a Firenze, dove è protagonista di un grande evento, la pubblica esposizione del suo cartone con la Sant'Anna presso la chiesa dell'Annunziata.

Ingegnere militare di Cesare Borgia

Entra al servizio di Cesare Borgia come ingegnere militare, spostandosi frequentemente dalla Toscana alla Romagna e alle Marche tra le città di Piombino, Siena, Urbino, Imola, Senigallia e Cesena, dove progetta un canale navigale per Porto Cesenatico.

La battaglia di Anghiari

È di nuovo a Firenze, dove è impegnato insieme al giovane Michelangelo nella decorazione del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio: per l'occasione lavora alla pittura murale rappresentante la battaglia di Anghiari, mai terminata.

Il ritratto della Gioconda

1503-1504. Inizia probabilmente a lavorare a due delle sue opere più famose: la Gioconda, ritratto che rimane nello studio di Leonardo fino alla morte, e la perduta Leda, omaggio alla forza generatrice della natura di cui appronta numerosi disegni preparatori.


Di nuovo a Milano

Si trasferisce nuovamente a Milano su invito di Charles d'Amboise, nuovo governatore della città e del re Luigi XII di Francia. Per i successivi due anni divide il suo tempo tra Milano e Firenze.

Gli studi sull'acqua

Visita spesso i corsi dell'Adda; inizia numerosi progetti di canalizzazione e si interroga sempre più sulle forze che animano e governano la natura, in particolare l'acqua, in cui egli riconosce una delle forze generatrici della vita.

A Roma da Giuliano de Medici

Lascia definitivamente Milano. Invitato a Roma da Giuliano de Medici, continua i suoi studi di geometria e di ingegneria idraulica, progettando la bonifica delle paludi Pontine e disegnando il porto di Civitavecchia.

Di fronte alla Cappella Sistina

Ha modo di vedere la volta della Cappella Sistina appena terminata da Michelangelo. A Bologna, dove si reca per un'ambasceria a seguito di Giuliano de Medici e papa Leone X, conosce il re di Francia Francesco I, che lo invita a trasferirsi in Francia e lavorare per lui.

Gli ultimi anni in Francia

Su invito del re di Francia Leonardo da Vinci si installa nel castello del Clos Lucé e vi trascorre gli ultimi tre anni della sua vita dedicandosi al perfezionamento delle sue invenzioni e allo studio di grandi progetti per il re.

Pittore, ingegnere e architetto del Re di Francia

Diviene primo pittore, ingegnere e architetto del Re e si trasferisce insieme ad alcuni suoi allievi, tra cui Francesco Melzi, nel castello di Cloux presso Amboise. Si occupa nuovamente di ingegneria idraulica e abbozza i progetti per una residenza reale a Romarantin.

Muore a Cloux

2 maggio 1519. Muore a Cloux e per sua volontà viene seppellito nel chiostro della chiesa di Saint Florentin ad Amboise. Nel suo testamento, steso il 23 aprile, lascia in eredità i suoi manoscritti, disegni e strumenti al suo discepolo favorito, Francesco Melzi.

"Vedesi bene che Lionardo per l’intelligenza de l’arte cominciò molte cose e nessuna mai ne finì, parendoli che la mano aggiugnere non potesse alla perfezzione dell’arte ne le cose, che egli si imaginava, conciò sia che si formava nell’idea alcune difficultà sottili e tanto maravigliose, che con le mani, ancora ch’elle fussero eccellentissime, non si sarebbono espresse mai."
Vita di Leonardo, Vasari